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Diritti

Il ministro non razzista

Di fronte a un gruppo di ragazzi che danno fuoco a un senzatetto, e poche settimane dopo la conferma che un gruppo di agenti municipali – a Parma – ha maltrattato e umiliato un ragazzo perché nero, per non citare che…

Di fronte a un gruppo di ragazzi che danno fuoco a un senzatetto, e poche settimane dopo la conferma che un gruppo di agenti municipali – a Parma – ha maltrattato e umiliato un ragazzo perché nero, per non citare che due episodi eclatanti fra i numerosi di questi tempi, la preoccupazione del ministro degli Interni è che non si parli di razzismo, che a suo avviso non c’entra. Poi pensa di dire qualcosa di originale contrapponendo la sua sciocca ricetta – "essere cattivi con i clandestini" – al presunto buonismo circolante.

La drammatica condizione che vive il nostro paese trova espressione concreta nelle parole e nelle scelte del ministro Maroni, impegnato in questi giorni a seguire l’iter parlamentare del suo "pacchetto sicurezza", ispirato a una logica discriminatoria verso lo straniero e con più elementi di assai dubbia legittimità democratica e costituzionale. Ma staimo tranquilli: non è razzismo.

 

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