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Altre Economie / Opinioni

Il cammino dei lampadieri del fair trade

© Liset Verhaar - Unsplash

Rafforzare i rapporti con produttori e botteghe. Fare formazione sui territori con i giovani. Così il commercio equo guarda al nuovo anno. La rubrica a cura di “Equo Garantito”

Tratto da Altreconomia 244 — Gennaio 2022

Siamo la risposta al “bla bla bla”. Da questa consapevolezza deve partire il 2022 del commercio equo e solidale, per una duplice motivazione. Da una parte perché anche dopo Cop26 continuano a confermarsi purtroppo la lentezza, l’incoerenza, la doppiezza dei grandi decisori politici ed economici, come denunciato nuovamente, tra gli altri, dai Fridays For Future. I dati Onu pubblicati a inizio dicembre 2021 parlano di un aumento di 20 milioni di persone in povertà estrema, a dimostrazione che il modello economico dominante continua a produrre disuguaglianze a ogni shock. Dall’altra, dopo due anni di pandemia che non si attenua anche per gli egoismi degli stessi soggetti sopracitati, il nostro movimento è ancora in grado di agire per abbattere barriere, accorciare distanze, stare nel mercato ambendo a cambiarlo. La dimensione integrale del commercio equo è la sostenibilità come dovrebbe essere intesa in ogni contesto: climatica (non basta più ambientale), sociale, economica. Ma anche di potere, di genere e di governance perché democratica, femminile, comunitaria.

Proprio per questo, anche nel 2022 il commercio equo e solidale non potrà prescindere dalla continuità di due necessari impegni: rafforzare le relazioni con i produttori e dare centralità alle botteghe con la convinzione che senza organizzazioni capaci e riconosciute non si può fare economia. Equo Garantito proverà ad agire a sostegno e in rappresentanza delle realtà socie e di tutto il movimento in Italia, e dentro gli organismi fair trade internazionali, in diversi modi. E proveremo anche quest’anno a raccontarlo qui tutti i mesi, stimolando riflessioni, sguardi ampi e globali, all’interno di una rivista in cui ci riconosciamo e che è fondamentale e generativa per il mondo di cui facciamo parte.

In sintesi: manterremo e aumenteremo il dialogo con e tra i soggetti importatori in Italia; promuoveremo campagne di advocacy, a partire dall’appena lanciata Impresa2030, dall’ampliamento dei “territori equosolidali”, dalle mobilitazioni nei confronti delle Regioni; parteciperemo ad alleanze strategiche e reti di scopo su obiettivi condivisi; amplieremo la base sociale sia di organizzazioni di botteghe sia di produttori; diffonderemo analisi, dati e quaderni tematici. Informazione e formazione sono richieste costanti che arrivano sia dai soci sia dai sostenitori e consumatori del commercio equo e solidale. Saranno quindi attività imprescindibili che non faremo da soli ma cercando ogni volta le voci, le esperienze più appropriate per condividere conoscenze e competenze.

La consapevolezza dei nostri punti di forza e di debolezza dovrà accompagnarci anche davanti ad altre due grandi questioni che abbiamo di fronte, non da oggi ma forse ora in maniera ancora più accesa. La prima: tra tutte le povertà con cui dovremo confrontarci, il nostro movimento non può dimenticarsi quella relazionale, che la permanente emergenza Covid-19 (sì, è un ossimoro) ha molto spesso causato o approfondito. La rete di luoghi, cioè di spazi con significati come sono le botteghe, e la rete di lavoratrici, lavoratori, volontarie e volontari sono un valore inestimabile nelle decine di città in cui il commercio equo e solidale è presente in queste forme, una fonte di partecipazione, coesione, sviluppo umano. La seconda: un’altra dimensione della sostenibilità integrale è l’intergenerazionalità. Ovvero farci permeare da quella parte più avanzata della società rappresentata dai movimenti giovanili per il clima è forse una delle sfide più interessanti da affrontare per le organizzazioni socie di Equo Garantito.

Buon cammino a tutti noi, lampadieri.

Equo Garantito, assemblea generale italiana del Commercio Equo e Solidale è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane

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