Salute / Opinioni
I primi allarmanti passi del Make America healthy again

Il modello di sviluppo Usa ha travolto il diritto alla salute della popolazione statunitense. La nuova strategia della Casa Bianca. La rubrica di Nicoletta Dentico
L’acronimo ufficiale del nuovo corso americano in materia di salute è Maha, Make America healthy again, la versione sanitaria del Make America great again (Maga). Una Commissione speciale per implementare la strategia è stata istituita il 13 febbraio di quest’anno con l’intento di “riorientare l’azione verso le cause profonde” del pessimo stato di salute della società americana.
Con quattro decenni di globalizzazione, gli Stati Uniti hanno tragicamente universalizzato il modello economico e di vita dei propri cittadini, un sistema patologico dal costo sanitario altissimo. L’aspettativa media di vita, prima del Covid-19, era 78,8 anni, a fronte della media di 82,6 degli altri Paesi industrializzati, l’equivalente di 1,25 miliardi di anni di vita in meno per la popolazione degli Stati Uniti. Sei americani su dieci hanno almeno una patologia cronica, quattro su dieci due o più. Si stima inoltre che tra le persone adulte una su cinque soffra di disturbi mentali.
Si registra negli Usa la più alta incidenza di tumori nelle diverse fasce di età, una prevalenza di asma più che doppia rispetto a Europa, Asia o Africa e uno spettro di autismo più alto che in tutti i Paesi occidentali. Quest’ultimo colpisce un bambino su 36 (un incremento vertiginoso rispetto ai dati degli anni Ottanta) e nel 2022 il 40,7% dei bambini registrava almeno una forma di patologia, a certificare che the American way of life rappresenta una seria minaccia per le giovani generazioni del Paese. E mi fermo qui. Ma il catalogo degli orrori continua, e con esso la trappola del ricorso alle terapie, in un sistema sanitario che poggia sul modello assicurativo che è causa di disuguaglianze strutturali.
“I dati di comparazione su scala globale dimostrano che la salute degli americani si staglia lungo una traiettoria allarmante che richiede un’azione immediata”, recita il testo dell’ordine esecutivo che ha istituito la Commissione Maha. Sulla carta, Maha contiene elementi di un certo interesse. La priorità è la crisi delle malattie croniche nell’infanzia e le sue cause, “inclusa la dieta americana, l’assorbimento di materiali tossici, le terapie mediche, lo stile di vita, i fattori ambientali, le tecniche di produzione del cibo, le politiche del governo, le radiazioni elettromagnetiche, l’influenza delle lobby industriali e clientelismi”. L’intenzione è valutare l’impatto dei programmi in corso di educazione alla nutrizione, all’attività fisica e alla salute mentale dei bambini, identificando le migliori pratiche di prevenzione delle malattie croniche pediatriche.
Negli Stati Uniti i tumori sono aumentati dell’88% tra il 1990 e il 2021, il valore più alto al mondo. Inoltre il 18% degli adolescenti soffre di malattie del fegato, il 30% è in stato prediabetico e più del 40% in sovrappeso oppure obeso.
La Commissione dovrà imporre la trasparenza di tutti i dati scientifici sulle patologie croniche infantili, inclusi gli studi non pubblicati, la revisione dei dati disponibili e la necessità di “restaurare l’integrità della scienza, anche tramite l’eliminazione dell’influenza da parte dell’industria, con la pubblicazione delle evidenze ai sensi di legge e incrementando il rigore scientifico”. La Commissione dovrà stabilire una nuova cornice di riferimento per gli standard etici e di trasparenza nei progetti finanziati dall’industria. Che cosa questo significherà ancora non lo sappiamo.
Vedremo se Trump saprà imporre interventi efficaci sui meccanismi dell’economia che generano malattie, inclusa quella della disuguaglianza. Sappiamo però il segretario della Salute Robert Kennedy Jr, impegnato in un “Maha tour”, ha già creato lo scompiglio più totale al cuore istituzionale del sistema sanitario -il Centre for Disease control (Cdc) e la Food and drug administration (Fda)- con la rimozione di personale e lo smantellamento di gruppi di ricerca, il taglio dei finanziamenti e la chiusura di interi dipartimenti, come quello per lo sviluppo di farmaci generici.
Sappiamo da un recente studio che la mortalità materna è aumentata del 27% negli ultimi cinque anni: sappiamo che Maha non si occupa affatto del focolaio di morbillo che ha già ucciso tre bambini. Di questo passo, dicono gli esperti, si torna al secolo scorso.
Nicoletta Dentico è giornalista ed esperta di diritto alla salute. Già direttrice di Medici senza frontiere, dirige il programma di salute globale di Society for International Development
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