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Finanza

I numeri di Banca Etica

In 15 anni, l’istituto di credito cooperativo padovano, nato nel 1999 grazie all’impegno della società civile italiana, ha deliberato finanziamenti per 1,8 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese sociali. Il 70% a favore di enti non profit. I crediti in sofferenza -vero tallone d’Achille del sistema bancario italiano- a fine 2013 sono solo il 2,02% del totale, contro un 7,7% in media nazionale

Per festeggiare i propri quindici anni, Banca Etica ha presentato oggi a Roma una ricerca -condotta da Altis dell’Università Cattolica di Milano- sull’impatto sociale di 15 anni di finanziamenti concessi ed erogati all’economia civile e solidale (in allegato).

"Dal 1999 -spiega il comunicato- abbiamo deliberato crediti per 1 miliardo e 800 milioni di euro a favore di 23.800 progetti di famiglie e imprese sociali. Risorse che hanno contribuito a far crescere in quantità e qualità i servizi di assistenza per le persone più fragili; promuovere l’arte, la cultura e lo sport come strumenti per migliorare la qualità di vita di tutti; difendere la legalità; ridurre le emissioni di CO2 a salvaguardia dell’ambiente e della salute; diffondere il biologico; rilanciare progetti di cooperazione internazionale e commercio equo e solidale".

Un po’ di numeri
L’impatto sociale di 15 anni di Banca Etica, alcune evidenze:
    •    23.804 finanziamenti a famiglie e imprese
    •    1,8 miliardi di € di finanziamenti deliberati
    •    70% dei finanziamenti deliberati sono andati ad enti non profit (contro l’1% della media del sistema bancario italiano)
    •    i tassi di interesse praticati da Banca Etica sui prestiti alla clientela (famiglie, enti non profit, imprese sociali) sono mediamente più bassi rispetto al resto del sistema bancario
    •    Banca Etica ha registrato una costante crescita di fiducia da parte dei risparmiatori: nel 2013 la raccolta diretta è cresciuta dell’11% mentre per le altre banche si è registrata una contrazione complessiva del -1,9%
    •    Banca registra un tasso si sofferenze nettamente inferiore rispetto alla media del sistema bancario. A fine 2013 le sofferenze erano per Banca Etica il 2,02% contro il 7,7% della media del sistema bancario.

Le organizzazioni e le imprese che hanno ricevuto un finanziamento da Banca Etica hanno ricevuto da parte di ALTIS un questionario, dal quale è emerso che:
    •    per l’82% il finanziamento ottenuto da Banca Etica è stato “condizione necessaria” per svolgere l’attività
    •    il 63% dei soggetti finanziati ritiene che la collaborazione con Banca Etica abbia aumentato le proprie possibilità di fare rete. La rete come sistema capace di rafforzare e amplificare l’azione delle tante piccole eccellenze italiane nel campo dell’economia civile è uno dei fattori che maggiormente caratterizza la visione economica di Banca Etica.
    •    il 62% afferma che la collaborazione con Banca Etica ha permesso di valorizzare le capacità dei propri collaboratori
    •    per il 52%  rivolgersi a Banca Etica ha permesso di creare nuovi posti di lavoro
    •    per il 51% il finanziamento di Banca Etica ha permesso di aumentare il reddito
    •    il 47% dei clienti ha ottenuto il finanziamento da Banca Etica dopo che una o più banche avevano rifiutato di concederlo
    •    il 44% dei clienti finanziati ritiene di aver conseguito un risparmio economico rivolgendosi a Banca Etica
    •    i finanziamenti concessi da Banca Etica per l’installazione di impianti per le energie da fonti rinnovabili hanno permesso di evitare – ogni anno – l’emissione di oltre 25mila tonnellate di CO2, con un risparmio per la collettività quantificabile in 410mila euro l’anno.
 

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