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I movimenti per la pace si incontrano a Roma

Un Forum nazionale dall’8 al 10 giugno, a Porta Futuro. Con proposte per riflettere su giustizia e pace al tempo delle crisi, a partire dalle esperienze delle organizzazioni delle reti e dei movimenti della società civile che lavorano sui temi della pace

Per una volta nel blog dedicato ai "signori delle guerre" ci occupiamo di qualcosa che invece sta dall’altra parte, e cioè nel percorso scelto da molte persone, gruppi e associazioni per la costruzione della Pace. Una costruzione da fare oggi, con tutti i problemi e le contraddizioni del nostro tempo, ma con la fiducia e la speranza che mettersi in gioco per il grande bene della Pace possa portare un vantaggio positivo per la nostra società. Permettendole di superare non solo la guerra dei grandi boati d’armi (come la si intende usualmente) ma anche i conflitti quotidiani che attraversano pure le nostre città.

"I movimenti per la pace devono, infatti, sforzarsi di essere sempre meno costretti ad improvvisare per reagire a singole emergenze, ed attrezzarsi invece a sviluppare idee e proposte forti, capaci di aiutare anche la prevenzione, non solo la cura di crisi e conflitti…". Partendo dalla profonda riflessione provocata dalla precedente frase di Alex Langer, ci si è dati appuntamento per riflettere, approfondire, imbastire strategie comuni a Roma dal venerdì 8 alla domenica 10 di giugno. "Porta futuro" a Roma ospiterà quindi questo importante Forum e i numerosi (oltre 150) rappresentanti delle organizzazioni e delle reti che da tempo nel nostro paese si occupanodi queste tematiche, in collaborazione con la Provincia di Roma.

Il programma (scaricabile a lato nella sua forma integrale) prevede appuntamenti importanti a partire dal giovedì (con la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio dedicato a Tom Benetollo) e una sessione aperta ai rappresentanti delle organizzazioni e alle persone che hanno aderito al forum suddivisi in sette gruppi di lavoro. Ogni gruppo si propone di rispondere ad alcune domande che guideranno il confronto tra i partecipanti. Le domande richiamano inevitabilmente temi che naturalmente saranno affrontati contemporaneamente in diversi gruppi: la sintesi dei lavori di ciascun gruppo conterrà l’elenco delle principali risposte, criticità e proposte emerse nel dibattito.

Il gruppo organizzatore del Forum ha già predisposto alcune domande utili ad una riflessione approfondita sulla Pace al tempo delle grandi crisi: Che vuol dire «costruire la pace» quando impazzano tutte le crisi del mondo: finanziaria, sociale, politica, economica, ambientale, morale? Quale contributo può venire da chi vuole la pace? Qual è il ruolo delle associazioni, dei movimenti e degli enti locali? Come si lavora per la pace nelle nostre città? Come si difendono i diritti umani? Che significa scegliere la nonviolenza per cambiare la società? Come si rafforza la cultura del disarmo? Come definire un’economia di giustizia? Come si interviene sui conflitti ambientali? Come rispondiamo alle crisi internazionali mentre ci si preoccupa solo di quelle interne? Che fine sta facendo la solidarietà internazionale? Come si rifonda l’impegno per la pace dell’Italia?

Gli appuntamenti forti della seconda giornata (oltre alla restituzione in plenaria di quanto discusso il giorno precedente) saranno soprattutto la presentazione in anteprima alla stampa del "SIPRI Yearbook 2012", il lavoro annuale sul tema delle spese militari del prestigioso centro di ricerca svedese. Il Rapporto sarà pubblicato 4 giugno 2012, pochi giorni prima del Forum, e verrà discusso con i direttori dei principali Istituti di ricerca italiani in materia di spese militari e commercio di armamenti con il coordinamento di Giorgio Beretta (Rete Italiana Disarmo). A presentare il Rapporto Carina Solmirano (ricercatrice Stockholm International Peace Research Institute – Stoccolma) con gli interventi successivi di Maurizio Simoncelli (Archivio Disarmo), Chiara Bonaiuti (Os.C.Ar. – Osservatorio sul Commercio delle Armi di IRES Toscana), Massimo Paolicelli (Sbilanciamoci!) e Carlo Tombola (OPAL Brescia – Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia).

Alle ore 17.30 invece si terrà la discussione pubblica con interventi e testimonianze di ospiti internazionali dal titolo "Pace e giustizia al tempo delle crisi". L’introduzione di senso di questa tavola rotonda è affidato a Tobia Zevi (Provincia di Roma) mentre il coordinamento degli interventi alla giornalista di Repubblica Concita De Gregorio. Al tavolo dei relatori troveremo Vandana Shiva (Navdanya Foundation) con Carina Solmirano (SIPRI) e il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

Discutono con loro dei temi emersi dal Forum e dalla tavola rotonda i referenti delle reti che hanno promosso il Forum stesso e cioè Francesco Vignarca di Rete Italiana Disarmo, Flavio Lotti della Tavola della pace, Giulio Marcon della campagna Sbilanciamoci, Martina Pignatti del Tavolo Interventi Civili di Pace oltre a Carlo Sordoni del Forum Provinciale di Roma per la Pace, i Diritti Umani e la Solidarietà Internazionale, e Vincenzo Curatola del Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata di Roma.

La serata di sabato (in attesa degli incontri particolari delle varie organizzazioni della domenica, tra cui l’assemblea di Rete Disarmo) sarà infine animata presso la vicina Città dell’Altreconomia, in Largo Dino Frisullo, da performance artistiche sui temi della pace curate dagli artisti/e del Teatro Valle Occupato Bene Comune (coordinamento Artistico di Giulia Giordano).

 

 

Proposte di Pace

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