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I MORALISTI NON SENTONO I FISCHI…

I MORALISTI NON SENTONO I FISCHI Il fatto che gruppi di tifosi – in particolare a Roma – abbiano usato il minuto di silenzio in ricordo dell’agente ucciso a Catania per contestare la polizia, è stato condannato un po’ da…

I MORALISTI NON SENTONO I FISCHI

Il fatto che gruppi di tifosi – in particolare a Roma – abbiano usato il minuto di silenzio in ricordo dell’agente ucciso a Catania per contestare la polizia, è stato condannato un po’ da tutti. Certo non è stato un bel gesto, visto che il silenzio doveva onorare una vittima. Tuttavia, la valutazione offerta dai commentatori è stata di tono esclusivamente moralistico e non si è spinta in direzione di un’analisi seria e reale delle relazioni fra forze dell’ordine e tifo organizzato. E’ la riflessione che è mancata in queste settimane.

I fischi di Roma forse non semplicemente un atto d’imbecillità o una prova della malvagità di gruppi di persone, come si è udito da tv e radio e letto su siti e giornali. Forse c’è qualcosa di più. Forse c’entra la militarizzazione degli stadi attuata negli ultimi 10-15 anni e il fatto che si è fatto in modo di creare ripetute situazioni di scontro, favorendo in ogni modo la violenza: spesso, troppo spesso gli agenti sono andati ben oltre le consegne e hanno svolto un ruolo più che attivo negli scontri.

Dovremmo riuscire a discutere del ruolo della polizia negli stadi, e nella società, con più libertà e meno moralismi.

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