Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura

Giacimenti iracheni

ConocoPhillips, colosso petrolifero statunitense, ha annunciato a fine settembre l’acquisto del 7,59% di Lukoil, il secodo produttore russo di oro nero. Le azioni sono state messe all’asta dal Governo russo, che ha incassato 1,99 miliardi di dollari.

Conoco e Lukoil hanno anche annunciato la creazione di 2 joint-ventures: la prima nel nord-ovest della Russia per esplorare e sfruttare i giacimenti di Timan-Pechora, che hanno riserve per 10 miliardi di barili; la seconda in Iraq, dove Lukoil firmò nel 1997 un contratto che dava diritto a sviluppare il giacimento di West Qurna, 15 miliardi di barili di riserve stimate. Il contratto è stato cancellato da Saddam Hussein nel 2003, prima dell’invasione statunitense. Nei mesi scorsi Lukoil stava facendo pressione sul ministro del petrolio iracheno, per sbloccare il contratto. I commissari sul petrolio del governo iracheno ad interim stanno riesaminando tutti i contratti dell’era Saddam. L’amministratore delegato di Lukoil Vagit Alekperov ha affermato che l’intenzione è quella di iniziare le trattative con il nuovo governo iracheno dopo le elezioni che si dovrebbero tenere all’inizio del 2005.

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.