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Genova per chi non c’era. L’eredità del G8: il seme sotto la neve

Per quelli che di Genova portano un segno e per quelli che se la sognano ancora. Per quelli che vanno sempre in direzione ostinata e contraria e per quelli che ci sono andati in bici. Nel nostro nuovo libro 23 voci di testimoni privilegiati rimettono in circolo gli elementi per comprendere che cosa sia successo in quella torrida estate di 20 anni fa

“Parlare oggi di Genova […] significa non solo fare memoria di quello che accadde, ma capire che cosa sia successo in questi vent’anni e soprattutto immaginare ancora l’utopia, che non è mai sinonimo di irrealizzabile”. Così esordisce Angelo Miotto, regista di questo lavoro corale che rifugge ogni reducismo ma restituisce -a chi non c’era, per anagrafe, per distrazione o per scelta- l’eredità di Genova 2001, il “seme sotto la neve” come lo chiamava Alessandro Leogrande.

Ventitré voci di testimoni privilegiati che riportano “in piazza” gli elementi per comprendere che cosa sia successo in quella torrida estate di 20 anni fa. Lorenzo che era nella scuola Diaz e ha i segni anche nell’anima, Enrico che ha processato i responsabili della repressione, chi ha studiato, raccontato, cantato Genova, Haidi che ha perso il bene più grande.

Un libro per chi vuole raccontare il G8 ai propri ragazzi, a uno scettico, a chi nel 2001 pensava a sole, cuore e amore. “Una trasmissione scritta, ma che gioca su un concetto di racconto orale”, spiega Miotto: i narratori sono, tra gli altri, Vittorio, il portavoce delle 1.187 organizzazioni del Genoa Social Forum; Carlo, maestro del contesto storico e autore del monumentale “Genova nome per nome”; Donatella che si interroga sul senso e sulla ragione del conflitto, il grande assente di questi anni; Nicoletta che, dall’HIV al Covid-19, si batte per l’accesso ai farmaci essenziali e tanti altri che ricordano, denunciano, cantano. 

“Genova per chi non c’era”, in sintesi, si chiede se possa tornare quell’afflato collettivo massacrato dalla violenza e dai media. Se quel fiume di persone disperso dai manganelli si sia riunito in altri rivoli che si chiamano di volta in volta Occupy Wall Street o Fridays for Future. Se questo capitale di idee dà ancora frutti e ci aiuta ancora, tutte, tutti, a immaginare e cambiare la realtà.

Contributi di: Vittorio Agnoletto, Enrica Bartesaghi, Marco Bersani, Norma Bertullacelli, David Bidussa, Martina Comparelli, Danilo De Biasio, Donatella Della Porta, Nicoletta Dentico, Chicco Elia, Haidi Gaggio Giuliani, Lorenzo Guadagnucci, Carlo Gubitosa, Alessio Lega, Giulio Marcon, Rossella Muroni, Riccardo Noury, Giuliano Pisapia, Fabrizio Ravelli, Alfredo Somoza, Jacopo Tondelli, Antonio Tricarico, Enrico Zucca. 

2001-2021 Genova per chi non c’era. L’eredità del G8: il seme sotto la neve”, di Angelo Miotto – 128 pagine, 15 euro.
In libreria, nelle botteghe del commercio equo e solidale e su altreconomia.it

Giovedì 1° luglio, a partire dalle ore 20.30, sulle frequenze di Radio Popolare, il direttore di Radio Popolare Alessandro Gilioli, con Giuliano Pisapia e Angelo Miotto presentano il libro “Genova per chi non c’era”. Conduce Lorenza Ghidini. In diretta e al telefono Danilo De Biasio (Festival dei diritti umani), Martina Comparelli (Fridays for future), Assunta Sarlo (giornalista), Massimo Acanfora (giornalista) e altri ospiti.

Tutti gli appuntamenti di presentazione di “Genova per chi non c’era” sono sul sito di Altreconomia.

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