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Diritti / Attualità

Commercio equo: ucciso il marito di Ruth Salditos del “Panay Fair Trade Center”

Il 15 agosto scorso Felix Salditos e altri sei attivisti sono stati assassinati nel corso di un’operazione congiunta della polizia e dell’esercito filippini. “La paura non deve fermare il nostro impegno” esorta Ruth, moglie di Felix, che da 10 anni deve affrontare le ingiustizie che coinvolgono anche gli attivisti del commercio equo

I familiari delle vittime della strage del 15 agosto a San Jose nella Provincia di Antique, durante una conferenza stampa. Foto di Nestor P. Burgos Jr. per Inquirer.net

“Il commercio equo non riguarda solo i prodotti, riguarda essenzialmente le persone. (…) Questo cambiamento significativo che ci vede protagonisti ha un prezzo: le violazioni dei diritti umani. Ma non dobbiamo avere paura”. L’esortazione a non far prevalere la paura sul desiderio di cambiamento che Ruth Salditos del “Panay Fair Trade Center” (Pftc) ci rivolse  nel maggio 2015 durante la World fair trade week di Milano (vedi il video in basso, dal minuto 00:23) diventa ancora più forte oggi, dopo il brutale assassinio del marito, Felix Salditos, ucciso con altre sei persone lo scorso 15 agosto, nel corso di un’operazione congiunta della polizia e dell’esercito filippini a San Jose, nella Provincia di Antique.
“Quello che è successo a mio marito e ad altri sei persone è solamente il riflesso di come agisce oggi il male che sta al centro del sistema del nostro Governo -ha scritto in seguito Ruth in una lettera destinata ad Altromercato-. Luisa, Nilo, Romeo, Dionisio e adesso Felix hanno perso le loro vite in questi dieci anni -una cosa difficile per me da sopportare. Ma sarò ancor più preoccupata se smetteremo di difendere i nostri diritti a causa della paura!”.

“La versione ufficiale del governo riporta di uno scontro a fuoco con ribelli armati, ma a giudizio dell’organizzazione locale per i diritti umani Karapatan le evidenze sui corpi confermerebbero un’esecuzione di gruppo -scrive Altromercato, che ha portato a Ruth la solidarietà di tutta la rete delle botteghe del mondo-. Come sappiamo, da anni il Paese soffre un contesto di grave conflittualità sociale e scarse garanzie per i diritti democratici, con conseguenze che hanno spesso coinvolto anche il nostro partner Pftc in modo drammatico”.
L’organizzazione “Panay Fair Trade Center” -che produce lo zucchero integrale di canna Mascobado- è stata fondata nel 1991 sull’omonima isola nell’arcipelago delle Visayas, su iniziativa di 25 donne, come abbiamo raccontato in un articolo del novembre 2017, in occasione della visita di Ruth presso le realtà del circuito Veneto Equo. “Con la sua crescita Pftc ha generato la ‘Fair Trade Foundation Panay’, una fondazione che promuove la tutela dei diritti umani facendo pressione sulle autorità locali. In questi anni, infatti, Pftc ha pagato un prezzo troppo altro per il suo impegno nella giustizia sociale”, aveva raccontato Ruth allora.

La lista delle gravi ingiustizie subite da Pftc per il proprio impegno in favore della democrazia e dei diritti delle comunità locali è tristemente lunga. Nell’aprile 2007 sono scomparsi Maria Luisa Posa Dominado e Nilo Arado, collaboratori di Pftc. Nel 2013, Ruth Salditos è stata accusata di fare parte del movimento terroristico “New people army”. Il 15 marzo 2014, il presidente di Pftc, Romeo Capalla -già incarcerato nel 2005 con il sospetto di far parte della rivoluzione armata- è stato ucciso nella piazza del mercato di Oton. Dopo tre mesi, Dionisio Garete –leader della “Kamada farmer’s association”, uno dei gruppi di contadini produttori del Mascobado- è stato assassinato a Janiuay.

Nel paese guidato oggi da Rodrigo Roa Duterte, la “Fair Trade Foundation Panay” resta determinata a portare avanti il proprio impegno nel commercio equo e solidale e per la tutela dei diritti dei lavoratori. In questa direzione -ancor più dopo l’ultima, barbara strage del 15 agosto scorso-, sarà importante il prossimo incontro della rete asiatica del movimento equosolidale: l’Asia Fair Trade Summit -organizzata da Wfto Asia e “Fair Trade Group Nepal”– si svolgerà dal 22 al 25 novembre prossimi a Kathmandu e dovrà far sentire a Ruth e a tutto il “Panay Fair Trade Center” la sua forza, per trovare il coraggio di non aver paura.

Tutta la redazione di Altreconomia si stringe attorno a Ruth, ai familiari e agli amici di Felix Salditos e delle altre vittime della strage del 15 agosto. 

La storia del “Panay Fair Trade Center” è raccontata e illustrata nel libro “Unidos Venceremos. Storie dal commercio equo&solidale”, frutto della collaborazione tra la rete Veneto Equo e la casa editrice BeccoGiallo, con il contributo della Regione Veneto, e si può sfogliare qui.

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