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Altre Economie / Opinioni

“Altreconomia è una perla rara: bellissima e preziosa, va ammirata e protetta. Vi chiedo di continuare”

Dopo 18 anni, “finisce” l’esperienza ad Altreconomia di Pietro Raitano. “Nel corposo groviglio di sentimenti che affollano la mia mente ve n’è uno certamente prevalente. È la gratitudine: Altreconomia mi ha dato di gran lunga di più di quanto io abbia potuto dare ad Altreconomia e a tutto quello che Altreconomia rappresenta”

Tratto da Altreconomia 216 — Giugno 2019

Care amiche, cari amici, dopo tanti, tanti anni, la mia esperienza con Altreconomia finisce qui. A volte la vita ci mette di fronte a opportunità inaspettate e improvvise, e dopo faticosa riflessione decidiamo di coglierle. Così è andata per me.
Nel corposo groviglio di sentimenti che affollano la mia mente, difficile da descrivere e decifrare anche a me stesso, ve n’è però uno certamente prevalente. È la gratitudine: Altreconomia mi ha dato di gran lunga più di quanto io abbia potuto dare ad Altreconomia e a tutto quello che Altreconomia rappresenta. Lo scrivo senza retorica o falsa modestia, semplicemente perché è la realtà -questa rivista è intrisa di realtà, d’altra parte-.

Il primo grazie va, innanzitutto, a tutti voi lettori e lettrici. E siete migliaia e migliaia. Grazie per il sostegno che ci avete dato e continuate a darci in tutto questo tempo, per la fiducia riposta in noi, per il confronto e l’arricchimento. Grazie personalmente per avermi onorato della vostra attenzione e del vostro tempo leggendomi.
Scrivere di economia o di ambiente, immergersi nell’attualità e nell’analisi, oggi può portare facilmente allo sconforto e al pessimismo. Per questo il secondo grazie va a tutte le persone che Altreconomia mi ha permesso di incontrare e di raccontare. Uomini e donne che non voltano lo sguardo altrove quando sono di fronte a ingiustizie o distruzione, ma rispondono a una chiamata alla responsabilità. Le loro storie sono per me un esempio e una speranza.
Non conosco mestiere più bello del giornalismo, ed è stato un privilegio poter lavorare con tanti professionisti dell’informazione che, nonostante tutto quel che sta accadendo a quel mondo, dimostrano ogni giorni quali straordinarie cose si possono fare, e quali importanti risultati ottenere, con passione, cura, umiltà, rispetto, fatica. Ho conosciuto giganti del giornalismo tanto quanto giovani talentuosi e bravissimi. Mi hanno insegnato che cosa sia davvero l’indipendenza e la dignità del lavoro. Grazie per avermi permesso di lavorare con voi.
Infine, il maggior ringraziamento, il più commosso, va ai miei colleghi di Altreconomia: la seconda famiglia con la quale ho condiviso la maggior parte delle mie giornate per oltre 18 anni. Sono stati i migliori anni della mia vita, fatti di successi, soddisfazioni, lotte, coerenza. Ciascuno di loro sa quanto mi mancherà.

Altreconomia è come una perla rara: bellissima e preziosa, va ammirata e protetta. Vi chiedo di continuare, e io sarò con voi, a sostenere questo piccolo gioiello che mi ha insegnato così tanto. – Pietro Raitano

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Da qualche settimana ci sentiamo un po’ come quelli che danno l’ultima occhiata a valigia e biglietti di un caro amico che parte. Non si guarda ai fronzoli, si cerca di dare il consiglio giusto. Come voi lettori, abbiamo sempre cercato in Pietro un punto di riferimento, una risposta, un bell’esempio. Trovandolo, perdendoci dentro ai pezzi di Altreconomia, incontrando il mondo che sta fuori e imparando -come diceva il maestro antifascista Anselmo Cessi- che “L’intolleranza offende la giustizia”: quella sociale, ambientale, economica. La “restituzione” minima sarà la cura del suo sguardo, dei suoi “timoni”, dei suoi ritagli, che sono sono entrati dentro la “perla” Altreconomia e nessuno, anche il più inesperto dei direttori, potrà incrinarne lo spessore. È quello che mi prefiggo di fare, che ci prefiggiamo di fare tutti insieme. Cambiare -perché è giusto farlo, con l’aiuto di voi lettori e amici- ma ripensando sempre a questi 20 anni trascorsi. Lui scrive “Finisce qui” perché ama un po’ il rischio e un po’ il bluff: in realtà continuerà a passare da queste parti attraverso le pagine della nostra rivista, la sua. Ciao Pietro, grazie. – Duccio Facchini

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