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Ambiente / Varie

Diesel, abbiamo un problema

Finché le emissioni delle auto verranno misurate in laboratorio, non sapremo mai quanti siano davvero i gas inquinanti post-combustione. Le autorità ambientali USA hanno "beccato" Volkswagen, che ha ammesso di aver truccato i dati, ma lo "scandalo" riguarda anche l’Europa, come denuncia un report di Transport&Environment: i test su strada evidenziano come solo 3 modelli su 23 rispettano davvero gli standard Euro6

Con un investimento aggiuntivo di appena 300 euro i produttori di autovetture potrebbero garantire moderni sistemi di trattamento capaci di ridurre le emissioni di ossidi di azoto dei motori diesel. E questo sarebbe di vitale importanza in Europa, dove oltre la metà dei nuovi veicoli immatricolati utilizza il gasolio come combustibile.
Il 21 settembre è esploso uno “scandalo”, dopo che negli Usa Volkswagen ha dovuto ammettere l’utilizzo di centraline truccate per mascherare le emissioni inquinanti dei motori diesel, ma in Europa la situazione non è affatto diversa: semmai, ci sono sistemi e meccanismi di controllo meno rigorosi, come spiega un dettagliato report di Transport&Environment, “Don’t breathe here” (“Non respirare qui”).

Le emissioni “su strada” delle auto alimentate a gasolio, evidenzia l’analisi di T&E, sarebbero in media fino a cinque volte superiore ai limiti di legge. Com’è possibile? In inglese si scrive “real-world driving emissions”, e significa che -secondo gli standard Euro 6- le emissioni delle auto, quel dato che molti si sono abituati a leggere, accanto al prezzo e alle altre caratteristiche delle autovetture, prima di un acquisto, non andrebbero misurati con test di laboratorio, definiti da Transport&Environment “non rappresentativi” perché verrebbero svolti “a bassa velocità” e “con un’insufficiente accelerazione”.

Lo smog è causa di quasi mezzo milione di morti premature ogni anno, e l’Unione europea sa che quasi il 40% delle emissioni di ossido di azoto dipendono dal trasporto: è per questo che i limiti di emissione sono sempre più stringenti. Dal 1° settembre 2015 sono in vigore quelli definiti “Euro 6”, che per i veicoli diesel significa che le emissioni gassose delle autovetture dovrebbero essere contenute in un massimo di 0,80 g/km (dal 2000 ad oggi il limite per la massa di ossido di azoto è sceso dell’84%, ad esempio).

La realtà è ben diversa, almeno secondo i test effettuati da T&E su 23 modelli, “tre soli dei quali rispettano i nuovi limiti se testati su strada”. Il dato peggiore riguarda un modello di Audi -marchio del gruppo Volkswagen- che supererebbe di ben 22 volte il valore massimo ammissibile. Non sarebbero da meno, secondo i dati diffusi la settimana scorsa, BWM, Citroen, Volkswagen, OPEL, Mercedes-Benz, come evidenzia l’infografica.   

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