Di nuovo all’attacco delle soprintendenze

Si deve a Salvatore Settis e ad Alice Leone l’argomentata inclusione del grande archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli nella categoria dei “costituenti-ombra”, cioè di quei partecipanti al discorso pubblico che meritano di essere annoverati tra coloro che “rappresentarono il retroterra e il lievito della Costituente”, avanzando idee e proposte che reagirono, dall’esterno ma in modo incisivo, con il dibattito interno all’assemblea, arrivando a influenzarlo decisivamente, su singoli punti.

Da Adriano Olivetti a Corrado Alvaro, da Roberto Longhi ad Augusto Campana, molte figure sono state discusse in questa prospettiva. A Bianchi Bandinelli si dovette una decisa attività di pressione sull’assemblea su due punti in particolare: “lo stretto legame tra il patrimonio culturale italiano e il nostro paesaggio, con la forte implicazione del valore universale dell’insieme che essi formano; e la preoccupazione che l’eventuale attribuzione della tutela alle Regioni, innestandosi sul labile confi