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Approfondimento

Corsi di sviluppo a portata di mouse – Ae 33

Numero 33, novembre 2002Cooperazione e intercultura arrivano sul computer di casa. È “Villaggio Volint”, un progetto didattico per chi vuole approfondire i temi della globalizzazione. Con lezioni e tutor via mailGlobalizzazione. Sviluppo sostenibile. Debito dei Paesi poveri. Sono sempre di…

Tratto da Altreconomia 33 — Novembre 2002

Numero 33, novembre 2002

Cooperazione e intercultura arrivano sul computer di casa. È “Villaggio Volint”, un progetto didattico per chi vuole approfondire i temi della globalizzazione. Con lezioni e tutor via mail

Globalizzazione. Sviluppo sostenibile. Debito dei Paesi poveri. Sono sempre di più le riviste, i libri e i siti che dedicano spazio a questi argomenti. Per aiutare a capire e a orizzontarsi nel “villaggio globale”.
Una proposta originale, che combina la sete di informazione con il desiderio di formazione, è disponibile su
www.volint.it. Il portale è stato organizzato come un villaggio virtuale nel quale orientarsi verso diversi percorsi educativi o soffermarsi in piazze tematiche.

D'altra parte per coloro che scelgono il mondo come propria casa non c'è luogo più vicino della Rete.

Lorenzo, amministratore di un un ospedale in un villaggio al confine tra Etiopia e Somalia, ha potuto disporre di un centro di formazione universitaria e una biblioteca completa a portata di mouse. Matteo invece, una laurea in Lingue orientali, lavora come guida turistica a Parigi. Città dove non mancano opportunità di studio e aggiornamento. Lui però cercava un corso flessibile, che si conciliasse con i tempi frenetici delle sue giornate, e magari in italiano, per riuscire a studiare meglio. Entrambi hanno imboccato la strada della formazione online, frequentando uno dei corsi della scuola Volint. I corsi hanno una durata di tre mesi e sono coordinati da esperti e professori universitari. Le classi virtuali sono formate da 20-25 persone, giovani e adulti con background diversi. Le lezioni arrivano ogni settimana via mail, con un file di approfondimenti e una bibliografia. Tempo una decina di giorni, i partecipanti vengono contattati dal tutor che invia domande ed esercizi per verificare la comprensione. Matteo ha da poco terminato il corso in Economia dello sviluppo e sta aspettando la valutazione: “I lavori di gruppo sono una delle parti più interessanti -ricorda-. Gli studenti chattano online e inviano i loro contributi al coordinatore che impasta il lavoro e lo mette in Rete, rendendolo accessibile a tutta la classe. Quando capitavo in gruppo con Marco, che lavora in Cameroun, era lui a dare il via al forum non appena riusciva a collegarsi al server”.

Le prossime iscrizioni (costo 300 euro) si aprono a gennaio. Ma per iniziare a farsi un'idea, si può accedere liberamente alle classi delle edizioni precedenti dove è possibile consultare testi e dispense, oppure cimentarsi con esercitazioni e prove d'esame. Negli Appunti della scuola on line, si possono sfogliare centinaia di pagine che spiegano in modo semplice ma immediato i temi cruciali dello sviluppo economico, sociale e umano. I testi economici sono a cura dei docenti del Master Internazionale di Cooperazione allo Sviluppo dell'Università di Pavia. Questa sezione conduce all'area delle Risorse didattiche, dove è consultabile una grande varietà di materiale informativo sulle questioni calde del dibattito attuale, suddiviso in schede: globalizzazione, consumo critico, armi, immigrazione. Consigliato specialmente a insegnanti, educatori e genitori che possono scegliere tra diversi percorsi didattici pronti all'uso. Nel link A proposito di mondo si può scaricare, ad esempio, una presentazione (in Power Point) della Wto elaborata dal nodo romano della Rete di Lilliput, oppure un depliant sul debito (in formato word) di facile e immediata comprensione per i più giovani.

Le Risorse didattiche sono un contenitore culturale dal quale attingere informazioni qualificate sullo sviluppo sostenibile, l'ambiente, i diritti umani. Spunti di riflessione critica e strumenti di approccio diretto, come links e mailing list, stimolano la partecipazione attiva e lo scambio di opinioni.

Altri link d'interesse sono la Mediateca dove sono disponibili diversi strumenti di approfondimento: libri, riviste, siti, video, cd-rom; una Farfalla sul mondo che raccoglie articoli e commenti sulla globalizzazione e i vertici internazionali; la Bacheca delle News, che permette di conoscere il calendario degli eventi che caratterizzano la vita della cooperazione in Italia; le Offerte di lavoro, dove sono segnalate numerose proposte di collaborazione provenienti dalle Ong, per posizione in Italia e all'estero.

Tra volontariato e diritti umani, ecco l'elenco dei corsi virtuali

Elenco dei corsi
• Cooperazione allo sviluppo (il percorso è suddiviso in tre livelli distinti: corso istituzionale; per operatori internazionali; per funzionari pubblici)
• Economia dello sviluppo
• Educazione alla interculturalità
• Diritti umani e sviluppo
• Orientamento al volontariato

Destinatari
Aspiranti volontari internazionali e cooperanti espatriati; studenti universitari laureati desiderosi di specializzazione; insegnanti di tutte le fasce scolastiche e educatori allo sviluppo; progettisti e funzionari della cooperazione decentrata.

Metodologia
La formazione online consente di seguire i corsi in qualsiasi luogo (è sufficiente l'accesso a Internet) e in qualsiasi momento (nei limiti delle scadenze temporali fissate dal docente). Gli studenti possono beneficiare del tutoring costante di un esperto della materia e godere di tutti i vantaggi di una classe tradizionale, senza, tuttavia, l'obbligo di essere presenti nello stesso momento e nello stesso luogo, come avverrebbe in una classe reale. La comunicazione avviene integralmente via posta elettronica.
È necessario avere un indirizzo mail al quale arriva il materiale. L'impegno complessivo richiesto è di circa 6 ore settimanali.

Prerequisiti
La partecipazione ai corsi non richiede il possesso del diploma di laurea, né di alcun titolo specifico.
Un'apposita Commissione tecnica, tuttavia, valuta l'ammissione al corso prescelto.

Valutazione
Durante le settimane di corso gli studenti sono invitati a sostenere diverse prove o verifiche e, a seconda del corso frequentato, anche esercitazioni di gruppo guidate dal tutor.
Al termine del corso gli studenti dovranno produrre un elaborato finale su un argomento concordato con il tutor.

Attestato finale
Al termine del corso viene rilasciato a ogni partecipante un “diploma di specializzazione” che attesta la frequenza al percorso didattico.

250 studenti on line in 4 anni
Sono 250 le persone che hanno frequentato i corsi online Volint in quattro anni di attività.
La formazione virtuale rappresenta un'opportunità per coloro che lavorano o vivono in luoghi remoti o semplicemente cercano nuovi percorsi di apprendimento. Periodicamente la scuola Volint organizza degli incontri con i partecipanti per recuperare il rapporto personale che altrimenti verrebbe a mancare.
“Il progetto ha ricevuto il plauso da molte parti -dice Antonio Raimondi, presidente del Vis, l'organizzazione non governativa che ha pensato e realizzato Volint-, ma purtroppo i costi sono alti e ora siamo alla ricerca di uno sponsor. Il solo mantenimento e aggiornamento del sito costa ogni anno circa 75 mila euro”.

Segnatevi questo sito: www.lavoce.info
Che ci fanno 16 professori (in gran parte di economia politica) in Rete? Tanto più se si tratta di volti noti che non hanno difficoltà a trovare spazio per le loro opinioni negli editoriali del Corriere della sera, del Sole 24 Ore o di Repubblica. E tanto più se quello che scrivono, nella migliore tradizione del web, è no-copyright e quindi gratuitamente riproducibile.

Fanno www.lavoce.info, un sito nato da pochi mesi che consigliamo ai nostri lettori (soprattutto a quelli che sono minimamente interessati all'economia pubblica). Ecco come autospiegano l'iniziativa i fondatori: “No, in Italia non c'è un 'regime'. C'è, per fortuna, libertà di espressione e di critica. Si può liberamente manifestare, protestare, perfino girotondare. Ma ci sono anche spazi che si stanno chiudendo pericolosamente nel dibattito pubblico. Sono gli spazi di chi vuole applicare un metodo di analisi rigoroso allo studio di problemi sociali complessi, discuterne pacatamente con chi la pensa in modo diverso, sforzarsi di capirne le ragioni e gestire i conflitti, che non significa necessariamente soffocarli sul nascere, ma saperli governare. La nostra ambizione? Vogliamo essere competenti nella critica, provocatori nei contenuti ed equilibrati nelle proposte”. Uno spazio quindi di approfondimento e di confronto. Che, oltre a questi e a una chiara impronta liberista, ha diversi meriti: il rigore come detto (che però, stiano attenti i lettori, di per sé non è sufficiente a garantire l'obiettività); lo stile di scrittura (accessibile anche ai non addetti ai lavori); l'attualità delle questioni affrontate.

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