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Conserva le energie – Ae 81

L’efficienza energetica è la via per affrontare in maniera sostenibile l’aumento dei consumi e la penuria di risorse. A partire dalle nostre case e dai nostri uffici Il pacchetto di misure per il risparmio energetico approvato dal governo Prodi prevede…

Tratto da Altreconomia 81 — Marzo 2007

L’efficienza energetica è la via per affrontare in maniera sostenibile l’aumento dei consumi e la penuria di risorse. A partire dalle nostre case e dai nostri uffici


Il pacchetto di misure per il risparmio energetico approvato dal governo Prodi prevede una spesa di 2,5 miliardi di euro in tre anni. Tanti se si guarda al passato: è dai tempi del primo shock petrolifero (1973) che non si vede uno stanziamento paragonabile. Ma sono ancora pochi se si guarda al futuro

e a quello che sarebbe necessario investire per ottenere risultati davvero importanti. Eppure sono risultati non difficili da raggiungere e che porterebbero vantaggi economici duraturi a tutto il Paese.

Che il risparmio sia la miglior fonte di energia alternativa possibile e anche la più economica è ormai dimostrato dalla sperimentazione sul campo. Uno studio della Commissione Europea indica che se i migliori esempi di programmi e servizi realizzati da aziende energetiche negli Stati membri negli ultimi anni venissero estesi a tutti i Paesi dell’Ue si potrebbe risparmiare il 10% dei consumi annui previsti di elettricità e gas, equivalenti a circa 10 miliardi di euro. Ma si può fare ancora di più, purché si abbia il coraggio di pensare su tempi lunghi e programmare interventi che dispiegheranno appieno i loro effetti tra qualche decina di anni. Studi recenti (l’ultimo è del Politecnico di Milano su commissione di Greenpeace: http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/efficienza2020) dimostrano che, solo nel settore dei consumi elettrici, esiste in Italia un potenziale di risparmio energetico economicamente conveniente dell’ordine del 20% dispiegabile entro il 2020.

Gli investimenti pubblici e privati per attuare queste misure sono dell’ordine di 7-8 miliardi di euro all’anno per i primi 3 anni, e scenderebbero poi negli anni successivi, ma già dal 2010 i risparmi supererebbero i costi. Alla fine si stima che potremmo aver risparmiato circa 170 miliardi sulla bolletta energetica del Paese. In attesa di decisioni politiche che faticano ad arrivare possiamo cominciare a muoverci su questa strada con le nostre scelte quotidiane. Scelte spesso semplici, che non comportano sacrifici particolari, o anche scelte impegnative, che richiedono qualche investimento ma che garantiscono risparmi futuri per chi le attua. Per promuovere questi comportamenti virtuosi la fiera milanese “Fa’ la cosa giusta!” di quest’anno (ad aprile, vedi box a destra) ha dedicato una intera sezione al tema del risparmio energetico. Lì si potranno trovare i suggerimenti giusti e anche gli operatori che possono aiutare ad attuarli, organizzati per “scenari” (a destra) che si richiamano agli ambienti in cui viviamo, dalla casa ai luoghi di lavoro.



Appartamenti: le lucine nel salotto

Nei nostri appartamenti consumiamo circa il 18% dell’energia utilizzata in Italia. Per ridurre questi consumi basta poco. Spegnere gli apparecchi elettrici in stand-by, ad esempio, consentirebbe di risparmiare circa 600 kWh all’anno per abitazione, corrispondenti a una emissione di 300 kg di CO2 e a un costo di circa 100 euro. Ma i maggiori consumi sono quelli relativi al riscaldamento. Regolare la temperatura sui 19° e vestirsi di più è il miglior modo di risparmiare: ogni grado in più comporta un aumento dei consumi fino al 10%.



Casa indipendente: occhio all’acqua

Sprecare acqua è anche sprecare energia: bastano abitudini semplici, come chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti o utilizzare sciacquoni a doppio flusso. Si può recuperare l’acqua piovana, magari per innaffiare l’orto, per poi concimarlo con il terriccio ricavato dal compostaggio.

I maggiori risparmi vengono dagli interventi sul riscaldamento. Coibentare l’edificio per evitare dispersioni, usare caldaie a condensazione e a pellet, installare pannelli solari, richiede investimenti ma risparmi consistenti e duraturi sono garantiti.



Altro che liti: risparmio in condominio

Anche per il risparmio energetico “l’unione fa la forza”. Vigilare sulla manutenzione degli impianti elettrico e idraulico, evitare il riscaldamento delle parti comuni, tenere ben chiuse porte e finestre, spegnere le luci che non servono sono interventi facili, e risparmi per tutti. Se poi volete investire e garantirvi un risparmio futuro potete consultare una E.s.co per installare pannelli solari e valutare gli altri interventi possibili sul vostro edificio. Una rastrelliera per le biciclette non è solo un segno di accoglienza, ma un invito a risparmiare energia.



Ufficio: meno giacche per tutti

Regolare la temperatura in modo razionale significa anche lavorare in condizioni più salutari e confortevoli. Da qualche anno i consumi elettrici raggiungono il picco massimo durante l’estate per l’uso dei condizionatori: meglio togliersi la giacca che abusarne. Luci e computer accesi inutilmente e apparecchi in stand by sono responsabili di oltre il 10% dei consumi nel settore terziario. Usare i mezzi pubblici o la bicicletta per recarsi al lavoro è un modo semplice ed efficace per ridurre i consumi energetici nel settore dei trasporti.



Edifici e spazi pubblici: il buon esempio

È qui che bisogna dare il buon esempio curando in modo particolare la raccolta differenziata, il riciclo dei materiali di consumo e della carta in particolare, la scelta “ecologica” dei fornitori e l’acquisto di elettricità da fonti rinnovabili, la mobilità pubblica per il personale e per gli utenti.

Le sollecitazioni del personale possono favorire la nascita delle figure di “energy manager” e “mobility manager”. L’intervento di una E.s.co è la strada più semplice per valutare tutte le opportunità di risparmio energetico.



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