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Diritti

Colpo di mano su Genova G8

Siamo arrivati al punto che il potere politico, con incredibile arroganza, decide di bloccare i processi sgraditi. Sgraditi al premier, ma sgraditi anche alle forze dell’ordine e alla maggioranza di destra nel suo insieme. In un battibaleno, per decreto e…

Siamo arrivati al punto che il potere politico, con incredibile arroganza, decide di bloccare i processi sgraditi. Sgraditi al premier, ma sgraditi anche alle forze dell’ordine e alla maggioranza di destra nel suo insieme. In un battibaleno, per decreto e con un simulacro di dibattito parlamentare, senza alcuna opposizione reale, nemmeno da parte dell’informazione, si riesce ad attuare un autentico colpo di mano: sul processo contro Berlusconi, come sui processi riguardanti il G8.
All’università, durante i corsi di diritto costituzionale, ci insegnavano cose che oggi sembrano consegnate al passato. Qui sotto il comunicato del Comitato Verità e Giustizia per Genova. Con un’aggiunta: in questo emendamento pensato dal governo, non c’è nulla di casuale. Nulla.

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Sembra che il cosiddetto decreto salva Berlusconi, fra i suoi vari effetti collaterali, abbia la sospensione dei processi in corso contro agenti, funzionari e dirigenti delle forze dell’ordine per i fatti del G8 di Genova del 2001. Sarebbe una beffa, dopo sette anni di indagini e udienze, e un atroce atto di ingiustizia per le centinaia di vittime degli abusi compiuti nella caserma di Bolzaneto e nella scuola Diaz e per tutti i cittadini democratici. Sarebbe un atto così grave, che stentiamo a credere che possa davvero compiersi.

Com’è noto, i procedimenti giudiziari sono alla vigilia della sentenza di primo grado: quella per i maltrattamenti inflitti ai detenuti nella caserma di Bolzaneto, riguardante 45 agenti, è¨ stata messa in calendario per il prossimo mese di luglio; quella per i pestaggi, le falsificazioni, gli arresti arbitrari alla scuola Diaz, riguardante 29 funzionari e dirigenti di polizia, è attesa per novembre.

Se davvero il parlamento decidesse di bloccare questi delicati processi, saremmo di fronte a un atto sostanzialmente eversivo: si impedirebbe alla magistratura di fare la sua parte (almeno in primo grado) in merito ad eventi che hanno segnato una gravissima caduta dello stato di diritto, gettando discredito sulle nostre forze dell’ordine e sull’intero ordinamento democratico italiano.

Si impedirebbe a centinaia di persone, vittime degli abusi nella caserma di Bolzaneto e nella scuola Diaz, di aspirare a un risarcimento morale attraverso la giustizia; si impedirebbe a tutti i cittadini di recuperare fiducia nella legalità costituzionale, che a Genova fu sospesa e che il parlamento si appresta ad accantonare.

Ci appelliamo al presidente della Repubblica, garante della Costituzione, affinché ci risparmi questo scempio.

Genova, 17 giugno 2008
Comitato Verità e Giustizia per Genova

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