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Ambiente

Coca-Cola ha ancora sete

La società italiana che imbottiglia le bevande di The Coca-Cola Company ha presentato la domanda per una nuova derivazione d’acqua a Nogara (in provincia di Verona). Sarebbe il quinto pozzo, da cui l’azienda potrebbe estrarre oltre 473 milioni di litri d’acqua all’anno, riconoscendo alla Regione Veneto un canone di 4.631 euro. Guarda il video "La formula segreta di Coca-Cola" (l’inchiesta è tratta da Altreconomia 150)

Coca-Cola HBC Italia ha sempre sete. Il 7 giugno 2013, infatti, è stato pubblicato sul Bollettino della Regione Veneto l’avviso del Genio civile di Verona che ha ricevuto dalla società che imbottiglia in Italia le bibite di The Coca-Cola Company una domanda "tendente ad ottenere l’autorizzazione alla ricerca d’acqua e la concessione per derivare dalla falda sotterranea" una portata media di 15 litri al secondo d’acqua "ad uso industriale, potabile, antincendio". 

Fino al 7 luglio, è possibile presentare "eventuali domande in concorrenza", dopo di ché il Genio civile potrà autorizzare Coca-Cola che così facendo -secondo i calcoli di Altreconomia- potrebbe fruire di 473.353.890 litri d’acqua.

Una "capacità" ulteriore che andrebbe ad aggiungersi ai 976.332.000 litri dei primi tre pozzi e ai 394.008.613 litri del quarto (stimati da Altreconomia).
Per quanto riguarda i canoni, invece, oggi la Regione Veneto incassa -lo abbiamo scritto su Altreconomia 150- 13.406 euro, cui si aggiungerebbero (secondo le nostre stime) 4.631 euro.
 

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