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Campi profondi

Foto che indagano la relazione tra etica e comunicazione e raccontano l’oggi. Dal riscatto dei giovani migranti di Barcellona alle violenze sui minori Uno dei più grandi fotogiornalisti della storia, lo statunitense William Eugene Smith (1918-1978), un giorno disse una…

Tratto da Altreconomia 116 — Maggio 2010

Foto che indagano la relazione tra etica e comunicazione e raccontano l’oggi. Dal riscatto dei giovani migranti di Barcellona alle violenze sui minori

Uno dei più grandi fotogiornalisti della storia, lo statunitense William Eugene Smith (1918-1978), un giorno disse una frase divenuta celebre: “A che cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?”. Smith aveva visto e documentato gli orrori della Seconda guerra mondiale, mostrandoli al mondo con la forza delle sue straordinarie immagini.
Questo è lo spirito che devono aver vissuto i visitatori del “Festival della fotografia etica”, che si è svolto a Lodi nel mese di marzo, e dal quale sono tratte le immagini che vedere in queste pagine. Si è trattato del primo evento interamente dedicato all’approfondimento della relazione tra etica, comunicazione e fotografia, con mostre, serate di videoproiezioni, dibattiti, incontri e letture (in attesa della prossima edizioni, info qui: www.festivaldellafotografiaetica.it).

Le foto della nostra selezione sono state realizzate in seno a una serie di progetti. Ruido Photo è un’associazione di Barcellona, nata nel 2005 con l’idea di creare un a piattaforma dove realizzare progetti di fotografia documentaria indipendenti, critici e impegnati (www.ruidophoto.com). Collectif Argos è un gruppo di giornalisti indipendenti, fotografi e redattori con sede a Parigi, impegnato nel giornalismo documentario. Luca Catalano Gonzaga (45enne romano) firma invece le immagini del progetto Wordless Children, realizzato tra i bambini lavoratori del Nepal (www.catalanogonzaga.com), mentre l’olandese Robert Knoth ha realizzato per Greenpeace un reportage fotografico in quattro aree dell’ex Unione Sovietica colpite da incidenti e contaminazioni nucleari (www.robertknoth). ActiveStill è invece un gruppo di fotoreporter israeliani nato nel 2005 (www. activestills.org), mentre il romano Francesco Zizola, ha curato per Medici senza frontiere il progetto “Colombia, voci nascoste” (www.zizola.com).

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