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Cammini e percorsi alla scoperta della “tappa bolognese” di IT.A.CÀ

© festival IT.A.CÀ

Dai quartieri di Bologna alle pendici dell’Appennino, da Marzabotto alla valle del Reno. Tutte le iniziative promosse dal festival del turismo responsabile che dedica l’edizione 2021 al “Diritto di respirare”

Dopo il debutto a Padova e dopo il tour alla scoperta dei Parco dei Monti Sibillini, IT.A.CÀ migranti e viaggiatori-Festival del turismo responsabile (di cui Altreconomia è media partner) torna in Emilia-Romagna, il territorio in cui il festival è nato 13 anni fa con l’obiettivo, tra gli altri, di contribuire attraverso proposte e azioni concrete, a un ripensamento dell’intero settore turistico, orientato allo sviluppo sostenibile dei territori e al rispetto delle comunità ospitanti, e sempre più accessibile e inclusivo. Tema scelto per questa edizione è il “Diritto di respirare”.

“Il festival torna a muovere i suoi passi sul territorio metropolitano bolognese, grazie ad un lavoro continuo di collaborazione, partecipazione e co-progettazione tra realtà diverse, al fine di creare una rete solida fondata sulla condivisione di valori comuni -spiega Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ Festival-. Ed è da questi valori che ripartiamo assieme ai tanti attori del nostro territorio, tutti uniti dal comune desiderio di ricominciare e respirare tra natura e cultura”.

Gli organizzatori del festival, assieme alle associazioni del territorio e alle realtà locali hanno co-progettato un programma, che si snoda da giugno fino a settembre, all’insegna della natura e del respiro, aperto a tutti, anche grazie alla partecipazione di realtà legate al turismo inclusivo, tra cui La Girobussola, CDH-Cooperativa Accaparlante, Istituto dei Ciechi F. Cavazza, Antonella Iasso, Fondazione per lo Sport Silvia Parente, Museo Tolome, e a partner quali REMOOVE, la realtà italiana che si occupa di innovazione sociale e mobilità inclusiva, che con il festival condivide i valori e durante le tappe mette a disposizione le speciali biciclette accessibili.

La Tappa di Bologna si svolgerà tra la città e i territori della provincia, spingendosi fino agli Appennini includendo periferie e luoghi ‘differenti’ anche all’interno della stessa città. Il tema portante di questa edizione del Festival viene declinato attraverso una miriade di appuntamenti e percorsi: da quello più tradizionale legato ai cammini nella natura a quello meditativo che insegna a vivere il presente cominciando a porre attenzione sul respiro e su ciò che vediamo; dalla scoperta del senso dello spazio e del respiro urbano attraverso installazioni artistiche e percorsi di conoscenza sulle api, al respiro degli strumenti musicali dei concerti e della voce, e delle vie della città; dalla magia dei borghi e delle zone rurali alla scoperta del respiro ‘diverso’ delle nostre strade, cadenzato di storie mai uguali.

Si parte con un itinerario alla scoperta della Valle del Reno e delle comunità rurali che la abitano tra Marzabotto e Monte Sole (19 e 20 giugno) attraverso nuovi e antichi itinerari che si snodano tra storia e natura. Il secondo appuntamento con la Tappa bolognese si svolge in città l’ultimo weekend di giugno (da venerdì 25 a domenica 27) in diversi quartieri della città e con diverse attività che fanno dai percorsi in bici alla scoperta delle periferie cittadine alla meditazione guidata nel verde dei Giardini Margherita, dai percorsi a piedi al laboratorio di “fotografia in cammino”.

Venerdì primo luglio a Bologna è prevista una giornata dedicata alla scoperta dell’identità della comunità LGBT, attraverso un percorso tra spazi, edifici, luoghi e persone che hanno segnato profondamente la vita cittadina, tutelando l’ossigeno libertario di Bologna. La “Via degli Dei” il celebre e frequentato cammino che collega Bologna a Firenze, è al centro del progetto “La retta è per chi ha fretta – Dentro e fuori la via degli Dei” che prevede la possibilità di andare alla scoperta dei territori circostanti, della tradizione montana e dei suoi sapori. La prima iniziativa è in programma sabato 2 e domenica 3 luglio, la seconda prende il via dal comune di Monghidoro l’11 luglio (e sarà impreziosita dalla performance musicale de “I suonatori della valle del Savena”), terzo e ultimo appuntamento sabato 17 luglio a Monzuno, con una giornata all’insegna della multi-sensorialità, in cui i camminatori scopriranno a passo di danza le bellezze di questa parte di Appennino, insieme al duo musicale Fragole e Tempesta e ad Eugenia Marzi, danzatrice e guida escursionistica.

Domenica 18 luglio a Casalecchio di Reno, presso il Parco della Chiusa, importante snodo di due noti Cammini, si potrà partecipare ad un percorso culturale e botanico, scandito da assaggi di prodotti tipici e del miele, e culminante con la performance teatrale alla suggestiva Ex Limonaia di Villa Sampieri. E, per chi lo volesse, possibilità di dormire al Parco e svegliarsi con una sessione di yoga mattutina.

Venerdì 23 luglio si ritorna a Bologna città (per la precisione nei quartieri Porto, Saragozza, Barca e Lavino di Mezzo) per un itinerario in bici alla scoperta dei quartieri “disobbedienti” e delle botteghe etiche. Dopo un aperitivo con musica e evento apistico, lo scrittore Erri De Luca presso il Teatro Ridotto di Lavino di Mezzo darà vita ad una sua performance/incursione nella poesia con “Per certi versi”, spettacolo inserito nell’ambito del Festival Disobbedienze che quest’anno si unisce a IT.A.CÀ con l’obiettivo di narrare e valorizzare spazi e comunità fuori luogo, che nella dissonanza fanno respirare la città. Sabato 24 e domenica 25 luglio Alto Reno, ultima tappa bolognese di luglio del festival: una due giorni immersiva per conoscere le comunità che hanno scelto di restare in luoghi dove è la natura a scandire le giornate, un itinerario a piedi alla scoperta dei posti più suggestivi dell’Appennino a cavallo del fiume.

Il programma completo (incluso dettagli sugli eventi, modalità di partecipazione, costi ecc.) è consultabile sul sito del festival.
Il programma di settembre è in divenire e sarà pubblicato sul sito di IT.A.CÀ.

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