Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura
Ambiente / Attualità

Nuovo asfalto in Lombardia: si farà la Vigevano-Malpensa

Il Cipe ha stanziato 220 milioni di euro per il prolungamento della tangenziale in direzione dell’aeroporto. A rischio il territorio del Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano. Di Simine, Legambiente: “Servirebbe piuttosto un raddoppio della linea ferroviaria”

Protesta degli attivisiti del comitato "NO Tangenziale Abbiategrasso" nel 2015

L’ultima seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), presieduta dal premier Paolo Gentiloni, ha dato il via libera definitivo alla superstrada Vigevano-Malpensa. La nuova striscia di asfalto, lunga 17,6 chilometri, “è inquadrata nel complesso di interventi di adeguamento e potenziamento della viabilità di connessione all’aeroporto di Malpensa, volti a migliorare l’accessibilità veloce all’aerostazione dal bacino Sud-Ovest milanese”, si legge sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per un investimento previsto di 220 milioni di euro, 12,5 milioni al chilometro.

Una strada cui si erano opposti diversi piccoli Comuni e su cui si erano espressi con pareri sfavorevoli la Città Metropolitana di Milano, il Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano, comitati locali e gli agricoltori aderenti a tutte le organizzazioni (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri). Ultimo in ordine di tempo l’Europarlamento che, interpellato da una petizione popolare, aveva ammonito le istituzioni italiane, segnalando l’incompletezza della valutazione ambientale e, soprattutto, l’effetto “controproducente sotto tutti i punti di vista” rispetto agli obblighi assunti dall’Italia per la lotta all’inquinamento atmosferico.

Una decisione duramente criticata da Legambiente Lombardia. “Si tratta di un prolungamento verso sud della ‘Boffalora-Malpensa, una strada che già oggi è sottoutilizzata e il fatto di estenderla non aggiunge nulla alla sua utilità”, sottolinea Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. L’impatto di questa opera sarà particolarmente pesante per i due parchi che attraversa (Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano): “Si andrà a devastare un territorio ad altissimo pregio ecologico e agrario -sottolinea Di Simine-. Uno dei distretti agrituristici più importanti della provincia di Milano, anche per l’evoluzione positiva delle aziende agricole, l’attenzione al biologico”.

Un’opera costosa, che consumerà ulteriore suolo in un’area ad alto valore ambientale e che non porterà particolari benefici alla popolazione residente nella zona. “Si preferiscono le opere viabilistiche sproporzionate dai costi economici e ambientali, invece di far fronte alle reali esigenze del territorio. Forse chi sta a Roma non se n’è accordo, ma se esiste un problema di collegamenti per l’abbiatense e riguarda vistosamente la direttrice ferroviaria verso Milano, infrastruttura anacronisticamente a binario unico”, commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. I collegamenti tra Milano e i due principali comuni dell’area (Vigevano e Abbiategrasso) sono ancora in larga parte affidati a un solo binario ferroviario. “Da Milano fino ad Albairate c’è il doppio binario e passano tre treni l’ora –spiega Damiano Di Simine- poi la linea diventa a binario unico per raggiungere la successiva stazione di Abbiategrasso dove passa un treno all’ora. Servirebbe un raddoppio che renderebbe veramente competitivo ed efficiente il trasporto verso Milano. Ma di tutto questo non c’è traccia”.

© riproduzione riservata

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.