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Ambiente

Ancora 3 miliardi di Cip6

L’onere -che tutti gli italiani pagano nella bolletta elettrica- dovrebbe finanziare le energie rinnovabili, e invece finisce per il 74,9%, oltre 2,199 miliardi di euro, a impianti assimilati, compresi qualli che "utilizzano combustibili fossili con idrocarburi". Tra i maggiori beneficiari, Edison, Saras, Erg, Gdf Suez, A2a, Hera

L’Italia continua a fare i conti con il "contributo Cip6", da vent’anni. Oggi – però – ci ricordiamo solo una volta l’anno, in occasione della presentazione della Rapporto dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG), che la bolletta elettrica degli italiani è gravata da un "contributo" che dovrebbe promuovere l’industria delle rinnovabili e – è importante – delle fonti "assimilate". Nel 2012, il Cip6 è costato agli italiani quasi 3miliardi di euro (2,946 miliardi).
Di questi, il 74,6% – 2,199 miliardi di euro – sono andati alle cosiddette fonti assimilate. Oltre la metà del totale, un miliardo e mezzo di euro, è andato a "impianti che utilizzano combustibili di processo o residui o recuperi di energia", altri 679 milioni di euro ad impianti che "utilizzano combustibili fossili con idrocarburi".
Alle fonti rinnovabili sono toccati invece 747,7 milioni di euro, la quasi totalità dei quali "finalizzati" ad incentivare impianti fotovoltaici, a biomasse o impianti che "trattano" rifiuti solidi urbani.

"Nel 2012 l’energia ritirata dal GSE […] è risultata pari a 22.440 GWh, corrispondente al 7,9% della produzione nazionale netta" spiega il Rapporto dell’Autorità. Aggiungendo che "rispetto al 2011 i ritiri sono diminuiti complessivamente di circa 4,2 TWh (–16%) anche per effetto della progressiva scadenza delle convenzioni CIP6 o della loro risoluzione anticipata […].
Data la conclusione dei ritiri di energia incentivata mediante CIP6 da impianti nuovi a partire dal 2011, la riduzione complessiva registrata nel 2012, pari a 3,5 TWh, è stata determinata esclusivamente dal calo
dell’energia CIP6 ritirata da impianti esistenti".

"La totalità della generazione elettrica in convenzione CIP6 è sostanzialmente effettuata da otto operatori -spiega il Rapporto-: le quote maggiori spettano ai gruppi Saras (22,9%), in aumento di quattro punti percentuali rispetto al 2011, Erg (22,2%) con un incremento di cinque punti percentuali rispetto al 2011 e GdF Suez (18,5%) in aumento sul periodo precedente di tre punti percentuali".

Secondo le stime di Altreconomia, a partire dai dati diffusi dall’autorità, a Edison sono toccati nel 2012 457.387.173 euro; a Saras, 404.611.730 euro; a Erg, 369.428.101 euro; ai francesi di Gdf-Suez, infine, 343.040.379 euro.

Per quanto riguarda invece i contributi percepiti a fronte di ritiri di energia prodotta da fonti rinnovabili, a guidare la classifica è "la società A2A [che] realizza quasi un terzo (26,1%) della generazione rinnovabile, seguita da Ital Green Energy Holding (10,7%), Marseglia Group (6,4%) e Hera (5,4%). Complessivamente i primi dieci operatori coprono oltre il 71% dell’energia totale rinnovabile in convenzione CIP6".

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