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Acque minerali: l’Emilia alla prova del canone

Ventitré concessioni di acqua minerale, di cui 11 in produzione, per 340 milioni di litri imbottigliati nel 2008. A canone zero. Sono i numeri della Regione Emilia-Romagna, messi in fila dalla consigliera regionale Gabriella Meo (Sinistra ecologia libertà-Verdi) in un’interpellanza…

Ventitré concessioni di acqua minerale, di cui 11 in produzione, per 340 milioni di litri imbottigliati nel 2008. A canone zero. Sono i numeri della Regione Emilia-Romagna, messi in fila dalla consigliera regionale Gabriella Meo (Sinistra ecologia libertà-Verdi) in un’interpellanza presentata il 9 dicembre scorso alla giunta regionale (in allegato) per sapere "se e quando la Regione intenda procedere all’immediato adeguamento della normativa regionale di riferimento del settore, risalente al 1998" e -soprattutto- "se la Regione intenda definire canoni di concessione differenziati introducendo sistemi di premialità per le aziende che utilizzano le bottiglie in vetro". Per rispondere positivamente a quest’ultima interpellanza, però, la giunta regionale dovrebbe (intanto) recepire il "Documento di indirizzo delle Regioni italiane in materia di acque minerali naturali e di sorgente", approvato nel nostro 2006 dalla Conferenza delle Regioni (il cui presidente confermato è Vasco Errani, alla guida della giunta regionale emiliano-romagnola). Documento che chiede a tutte le Regioni di imporre agli imbottigliatori un canone per l’acqua imbottigliata.
Proprio in Emilia-Romagna il documento è rimasto lettera morta: ad oggi, chi imbottiglia in Regione corrisponde (in base alla legge regionale numero 32 del 1998) solo un canone annuale di 18,69 euro per "ettaro o frazione di ettaro della concessione". Nel 2007 tutte le concessioni in essere hanno portato (solo) 35.374 euro nelle casse della Regione. 
Un bel regalo a favore di tutti quei soggetti che hanno "eletto" le montagne della Regione a propria fonte: da Norda ad Alisea a Spumador, da Sorgenti emiliane Modena ("Monte Cimone", private label per Coop) a Società acque minerali di Cervarezza (private label per Conad).
La giunta è chiamata a rispondere. Lo farà nella prima seduta del consiglio regionale, a gennaio 2011. Ancora trenta giorni per capire  se l’Emilia-Romagna intenda replicare o meno "le esperienze praticate con successo dalla Regioni Veneto e Lazio", che hanno introdotto canoni superiori ai 2 euro per metro cubo (mille litri) d’acqua imbottigliata.  

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