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Esteri

Accordo Rubik, la Germania dice no

Il Bundesrat non ha ratificato l’accordo bilaterale in materia fiscale concordato dal governo di Angela Merkel con la Svizzera. L’accordo è una "trappola". Altreconomia se n’è occupata nel mese di novembre dedicandogli l’inchiesta intitolata "Segretezza al cubo"

Tratto da Altreconomia 143 — Novembre 2012
La camera rappresentativa dei Lander tedeschi, contraddistinta in questa fase dalla maggioranza socialdemocratica ed ecologista (Spd e Verdi), non ha seguito le indicazioni del ministro delle finanze Wolfgang Schäuble. "Versagung der Zustimmung" l’opzione prescelta dal ramo parlamentare, ovvero "non approvato"
 
Il modello dell’accordo svizzero-tedesco è speculare a quello di cui le diplomazie elvetiche ed italiane stanno discutendo da mesi. Da un lato le aliquote per i patrimoni detenuti in Svizzera, poste tra il 19% ed il 34%, con punte di 41% in casi speciali. Per quel che riguarda l’imposta sui redditi da capitale tra il 27% e il 35%. Dall’altro i due miliardi di franchi pretesi dalla Germania a titolo cautelativo, in capo alle autorità fiscali elvetiche. Senza dimenticare l’amnistia degli interessati e il fermo divieto -da parte svizzera, com’è ovvio- ad acquistare o impiegare elenchi di dati trafugati (come la lista Falciani). Il fallimento del fronte tedesco imporrebbe una pausa di riflessione anche al Governo italiano, intenzionato invece, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli, a stringere i tempi per raggiungere un’intesa entro il 21 dicembre 2012.
 
Nel frattempo, lo scorso 13 novembre, il senatore Giuseppe Valditara (Terzo Polo) ha depositato a Palazzo Madama una proposta di legge delega al Governo per "stimolarlo a concludere rapidamente l’accordo con la Svizzera". Tra il 15% ed il 50% le aliquote previste sui patrimoni (il discrimine è il mantenimento dell’anonimato), tra il 30% ed il 50% per l’imposta sui redditi da capitale. "L’obiettivo", ha spiegato Valditara, "è quello di tagliare il traguardo in questa legislatura".
 
Peccato che l’accordo sia una "trappola". Altreconomia se n’è occupata nel mese di novembre dedicandogli l’inchiesta (anche video, clicca qui) intitolata "Segretezza al cubo".

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