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Ambiente

Abruzzo, dove Ikea non è sinonimo di sviluppo

Inaugurato tra le polemiche in provincia di Chieti il nuovo centro commerciale delle multinazionale olandese. Comitati ed enti locali protestano per i rischi legali alla viabilità e la qualità della vita dei residenti

Ikea non è la benvenuta. È questo il messaggio che i primi cittadini di Chieti e San Giovanni Teatino (Ch) hanno portato disertando -il 29 agosto- l’inaugurazione del diciassettesimo punto vendita italiano della multinazionale del mobile, il primo in Abruzzo.
Fanno proprie, così, le preoccupazione espresse dalla cittadinanza, e in particolare dal comitato Paese Comune di Sambuceto e dall’Abruzzo Social Forum, che hanno "preparato" l’evento con un’assemblea informativa (un incontro con la cittadinanza, il 28) e un volantinaggio con sit-in a Dragonara, presso il nuovo centro commerciale. 
L’inaugurazione è divenuta, in particolare per il piccolo comune della Val Pescara, a metà strada tra le città di Pescara e Chieti, un problema di ordine pubblico, legato alla viabilità di accesso all’area. Un comunicato stampa dell’amministrazione comunale di San Giovanni, il 28 agosto, spiega infatti che "nell’immediato, in vista dell’inaugurazione di domani mattina del punto vendita Ikea in località Dragonara, le prescrizioni fornite dal tavolo tecnico riunito dal prefetto, Fulvio Rocco de Marinis, dovrebbero essere sufficienti per la gestione dei flussi eccezionali di traffico, ma se si vuole puntare al potenziamento dell’intero comparto viario occorrerà avviare da subito un iter di confronti e di riunioni: è stato questo, in sintesi, l’esito del vertice, avvenuto questa mattina, tra il sindaco, Luciano Marinucci, il rappresentante della direzione generale dell’Istituto di vigilanza sulle concessioni autostradali (Ivca), Giovanni Proietti e il dirigente tecnico del compartimento Anas dell’Aquila, Gioacchino Del Monaco".
Il progetto del nuovo centro commerciale non sarebbe stato sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas). Perciò, l’adeguamento della viabilità non è stato realizzato considerata una "variabile" collegata alla struttura. In una lettera inviata all’Istituto di vigilanza sulle concessioni autostradali, il sindaco di San Giovanni Teatino aveva infatti ricordato:
"Dal tempo dell’idea al tempo di esecuzione del manufatto -scrive Marinucci nella sua lettera- sono stati impiegati cervelli e redazioni progettuali tutti dediti ad accelerare l’arrivo del contenitore senza mai affrontare in maniera adeguata il naturale e difficilissimo tema dell’impatto sulla viabilità esistente e sulla qualita’ della vita dell’intero
comprensorio urbano e metropolitano. C’e’ una grande questione da affrontare: che succede alla prosecuzione della vita normale della realta’ urbana dopo l’insediamento di Ikea?".
Il Comitato Paese Comune di Sambuceto e l’Abruzzo Social Forum hanno ricordato, nel volantino distribuito in occasione dell’inaugurazione, che non tutti erano d’accordo con l’arrivo della multinazionale: "Noi persone di questo territorio martoriato e del movimento contro la globalizzazione capitalistica e delle multinazionali, abbiamo indicato con chiarezza quali sarebbero state le conseguenze dell’arrivo dell’Ikea sul nostro territorio, anche in consiglio comunale nel 2008 quando approvarono la variante al Piano regolatore che ha permesso tutto ciò". Tutto inutile. E da oggi al conto della superficie lorda di pavimento (Spl) dei centri commerciali nel Centro-sud Italia possiamo aggiungere 32mila metri quadri.

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