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Ambiente

A Cremona la fiera che fa il punto sugli “acquisti verdi”

Torna, giovedì 7 e venerdì 8 ottobre, il forum CompraVerde-BuyGreen

Giovedì 7 e venerdì 8 ottobre la Fiera di Cremona ospita la quarta edizione del Forum internazionale degli acquisti verdi. Attraverso convegni ed esposizioni, promuove e valorizza politiche, beni e servizi sostenibili per le pubbliche amministrazioni: il “Green Public Procurement” (GPP).
La parola chiave dell’evento è “sostenibilità”: in un Paese, come l’Italia, in cui gli acquisti della
pubblica amministrazione ammontano a circa il 17% del prodotto interno lordo (Pil), l’acquisto di prodotti e servizi eco-sostenibili e una maggiore attenzione ai consumi energetici da parte degli enti pubblici può determinare una riduzione considerevole dell’impatto ambientale.
Attualmente l’Italia è all’ottavo posto nella lista dei 25 Paesi europei che si sono dati l’impegno di portare gli acquisti “ambientalmente preferibili” al 50 per cento del totale entro il 2010. Ma a due mesi dalla data-termine, la percentuale oscilla ancora tra il 30 e il 35 per cento; la maggior parte, però, un buon 27 per cento, si riferisce ad acquisti definiti “leggermente verdi”, quelli che rispettano meno di tre parametri ambientali. Dato che fa precipitare gli acquisti “effettivamente verdi” (o “solid green”, per cui sono rispettati più di 3 parametri ambientali) a meno del 10% del totale. Questo significa che, sebbene il target europeo non sia vincolante, ci troviamo molto al di sotto di una soglia di per sé non inaccessibile, considerando che è stata tarata sul comportamento dei Paesi più virtuosi (vedi Ae 99). Tra gli Stati europei che hanno complessivamente raggiunto o superato la soglia del 50 per cento figurano Svezia (80%), Germania e Inghilterra (70% circa), Austria (60-65%), Danimarca (60%) e Olanda.
Gli obiettivi europei potrebbero essere tranquillamente raggiunti attraverso l’adozione di criteri vincolanti nell’ambito delle gare d’appalto.

Il Green Public Procurement è anche una scelta efficiente perché, oltre a ridurre i consumi e orientarli verso la sostenibilità, può portare un notevole risparmio per la pubblica amministrazione. Gli ambiti di intervento, così come predisposti dal Piano di azione nazionale per il Gpp, adottato nel 2008, sono molteplici: dall’edilizia all’illuminazione, dagli arredi alla cartoleria, dalla tecnologia alla mobilità, e non da ultimi ristorazione e gestione dei rifiuti. Peccato che molti di questi settori di intervento non siano ancora oggi operativi: il piano nazionale italiano, infatti, oltre a rispondere in ritardo alla direttiva europea che fin dal 2003 invitava gli Stati membri ad elaborare dei piani d’azione di Gpp entro il 2006, risulta ancora oggi incompleto e non potrà diventare operativo su tutte le categorie finché ognuna di esse non sarà accompagnata da un decreto attuativo che ne imposti i Criteri ambientali minimi (Cam) . Finora sono stati pubblicati i Cam relativi alla carta in risme e ai fertilizzanti, e sono pronti per la pubblicazione quelli relativi ad arredi, illuminazione pubblica, information tecnology e prodotti tessili. Ancora fuori dall’operatività settori importanti come serramenti edilizi, ristorazione e derrate alimentari (in fase di consultazione), trasporti, servizi di pulizia, fornitura di energia, costruzione e manutenzione delle strade, gestione dei rifiuti e arredo urbano. Per queste categorie, gli acquisti verdi sono lasciati alle scelte volontarie o agli accordi delle amministrazioni più sensibili all’ambiente.

L’Accordo volontario per gli acquisti verdi, promosso da Regione Lombardia ed Unioncamere insieme ad Arpa Lombardia e Centrale Acquisti (struttura regionale che coordina le gare d’appalto per le forniture degli enti pubblici) è un tentativo di introdurre criteri ecologici negli appalti pubblici e incentivare le imprese che offrono beni e servizi a basso impatto ambientale in settori come acquisto di carta, fonti rinnovabili, risparmio energetico, mobilità sostenibile e organizzazione di eventi. Come al solito nulla di vincolante, sia nella sottoscrizione dell’accordo (a cui parteciperà anche la provincia di Cremona all’apertura della fiera-forum) che nella facoltà delle amministrazioni di fare comunque scelte lontane dai requisiti ambientali.
 
CompraVerde-BuyGreen è un’occasione per spronare al Green Public Procurement le pigre amministrazioni italiane. Oltre ai temi classici dell’acquisto verde  -produzione e consumo sostenibile, energie rinnovabili, risparmio economico e riduzione di rifiuti-, la fiera ospiterà una nuova tematica relativa alla filiera dell’agroalimentare, al fine di promuovere gli acquisti di “derrate verdi” nell’ambito della ristorazione collettiva, come ad esempio le mense scolastiche; per queste ultime è previsto il premio “MensaVerde-,iglior servizio di mensa a basso impatto ambientale”. “In questo senso”, commenta Gianluca Pinotti, assessore all’agricoltura e all’ambiente della provincia di Cremona, “la localizzazione del Forum internazionale a Cremona risulta quanto mai appropriata, in quanto la prima economia della nostra provincia è quella agricola, e nel settore abbiamo raggiunto il 100% di acquisti verdi”.
Altra novità di questa edizione sarà il progetto “Green Contact”, uno spazio dedicato all’incontro tra domanda e offerta di prodotti e servizi sostenibili a cui parteciperanno enti pubblici, piccole e medie imprese, organizzazioni no-profit interessate a collaborazioni tecniche.

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