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A Cinisello Balsamo nasce una rete contro la povertà energetica

Nel 2023 partiranno i lavori per la realizzazione di una comunità energetica in un complesso di palazzine gestito da UniAbita e verrà attivato uno sportello che andrà a sostenere le famiglie più fragili con l’obiettivo di ridurre i consumi. Coinvolta anche la cooperativa Lotta contro l’emarginazione di Sesto San Giovanni

© Bill Mead, unsplash

Quello di via Bramante a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, è un complesso di palazzine in mattoni rossi circondato da alberi. Gli edifici sono bassi, appena cinque piani, e ospitano 324 famiglie: circa 900 persone “che hanno scelto di vivere in una casa di cooperativa, perché ne sposano i valori o perché trovano un affitto più agevolato rispetto ai prezzi di mercato” spiega Pierpaolo Forello, presidente di UniAbita, gestore del complesso.

L’aumento dei prezzi dell’energia e la conseguente impennata delle bollette per le utenze domestiche ha acuito le difficoltà a far quadrare i conti per molte famiglie che vivono nel complesso. Così, per dare una risposta ai loro bisogni, la cooperativa darà vita nel corso del 2023 a una Comunità energetica rinnovabile (Cer) grazie anche alle risorse messe a disposizione da Fondazione Cariplo. “Da tempo UniAbita stava valutando investimenti in questo ambito. In molti nostri caseggiati abbiamo già installato impianti fotovoltaici che servono le aree comuni, inoltre grazie al Superbonus 110% abbiamo sostituito gli impianti a gas in un paio di nostri complessi -prosegue Forello-. Quello che mancava era la possibilità di incidere sui costi delle utenze degli abitanti: quando l’Italia ha recepito la Direttiva europea sulle Cer abbiamo iniziato a interessarci sulla possibilità di attivarne una, proprio con questo obiettivo”.

Nei primi mesi del 2023 inizieranno i lavori per l’installazione sul tetto di uno degli edifici di via Bramante di pannelli fotovoltaici per una potenza di 12 MegaWatt. L’energia prodotta verrà utilizzata direttamente (sotto forma di auto-consumo) da un primo gruppo di nuclei, permettendo di ridurre da subito il costo della bolletta. “Andremo a identificare un nucleo di una quarantina di famiglie, selezionate tra quelle più fragili: uno dei punti di forza di una realtà come la nostra è proprio quella di conoscere con precisione queste situazioni -spiega Forello-. Ma non vogliamo fermarci qui: quello di via Bramante è un progetto pilota, il nostro obiettivo a lungo termine è avviare altre Cer all’interno di tutto il patrimonio abitativo di UniAbita per coinvolgere quanti più nuclei possibili”. Il traguardo è ambizioso, la cooperativa infatti gestisce 43 edifici residenziali sparsi in diversi Comuni del Nord-Milano (Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Monza) per circa tremila famiglie residenti.

“Quello delle comunità energetiche viene ancora considerato un tema per pochi a causa dei costi di investimento iniziali. L’iniziativa di UniAbita è una coraggiosa risposta alle sollecitazioni dei suoi soci che in questi mesi hanno visto esplodere i costi per la casa, in particolare quello dell’energia”, spiega Floriana Colombo, referente della cooperativa Lotta contro l’emarginazione di Sesto San Giovanni (MI) che da alcuni anni collabora con UniAbita in diverse progettualità sull’accompagnamento delle persone e dei nuclei più fragili.

Il progetto ha un valore complessivo di 70mila euro (di cui 59mila coperti dal bando di Fondazione Cariplo) e coinvolge anche la cooperativa sociale “Il torpedone” ed ènostra. Oltre all’installazione dei pannelli fotovoltaici è prevista anche l’attivazione di uno “Sportello energia” aperto al territorio. Un luogo dove i cittadini possono ottenere (gratuitamente) informazioni e assistenza su una serie di questioni pratiche relative alle bollette e ai consumi di gas e corrente. “Le persone si rivolgono a me soprattutto per gestire problemi relativi alle bollette, che sono troppo alte, e all’impossibilità di pagarle: tanti non sanno nemmeno leggerle, non sono consapevoli di quanto consumano e io li aiuto in questo. Incontro spesso anziani vittime di campagne aggressive che hanno sottoscritto contratti da cui non riescono a svincolarsi. O ancora chi è alla ricerca di un aiuto economico per far fronte alle spese crescenti”, spiega Leda Andreasi, operatrice di “Lotta contro l’emarginazione” e Tutor per l’energia domestica (Ted) che già da anni svolge questo tipo di consulenze.

Nel suo ruolo di tutor Andreasi fornisce anche orientamento e consigli sui comportamenti da adottare per ridurre i consumi: “Cerco di capire il livello di comfort -caldo/freddo- il tipo di riscaldamento, come sono gli infissi e dove sono posizionati i termosifoni -spiega-. Forniscono piccoli consigli su come migliorare a basso costo l’efficienza energetica dell’abitazione, ad esempio con l’installazione di pannelli termoriflettenti dietro i termosifoni nei punti dove è maggiore la dispersione di calore”. Per ridurre i consumi è altrettanto importante prestare attenzione agli elettrodomestici: Andreasi consulta assieme agli utenti la banca dati europea Eprl, dove è possibile trovare informazioni dettagliate sui prodotti e l’etichetta energetica: “Raramente però le famiglie con cui lavoro possono permettersi questi acquisti -sottolinea-. Sono soprattutto nuclei che possiamo definire fragili, ma dalla pandemia in poi incontro sempre più spesso persone che in precedenza riuscivano a barcamenarsi tra le varie spese ma che adesso iniziano a essere in sofferenza”.

“Il problema è trasversale: quelle che faticano a pagare le bollette sono sia i nuclei più fragili, penso soprattutto agli anziani, sia nuclei di recente fragilizzazione a fronte di spese in continuo aumento e con un solo stipendio che nei migliori dei casi è rimasto invariato – sottolinea Floriana Colombo-. Con l’aumento dei costi dell’energia, che ricade anche sui trasporti e sui generi alimentari, adesso anche queste ultime faticano ad arrivare a fine mese”.

La novità (e la dimensione sfidante) del progetto di Cinisello Balsamo risiede nella volontà da parte dei suoi promotori di voler affrontare in maniera collettiva un problema che solitamente viene gestito in maniera individuale: sia attraverso la Comunità energetica, sia attraverso lo sportello. “In tutte le nostre attività di tutoring abbiamo sempre perseguito l’obiettivo di aiutare le famiglie anche nella creazione di reti sociali e relazionali, per fare in modo che la risposta ai problemi non sia individuale ma collettiva -conclude Colombo-. La Comunità energetica è l’obiettivo più ambizioso perché non è nella mentalità comune ed è tutta da costruire, anche nell’immaginario collettivo”.

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